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1. |
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Ma non eri tu, ma non eri tu quello che era sempre tutto pieno di sé
Ma non ero io, forse ero io quello stronzo che si giocava tutto
Ora è tutto da capire, non è facile per quelli come te
Ma tu datti il tuo tempo e concentrati se vuoi capire che
La povertà è una questione di stile
A te le tue pareti a me la mia città
Abito qui nel mio letto di carta
Tengo le mani in tasca ed i miei sogni in testa
Trasmissione pirata fai vedere a tutto il mondo che non costa niente
La nuova frequenza che vibra fino ai confini del mondo
Se non ero io e nemmeno tu a che cosa ti è servita la tua avidità
Ma sei ancora in tempo tu concentrati se vuoi capire che
La povertà è una questione di stile
A te le tue pareti a me la mia città
Abito qui nel mio letto di carta
Tengo le mani in tasca ed i miei sogni in testa
La notte è già più bella se apri una sola finestra ma
Non è abbastanza tu pensa a me che mi addormento in sua compagnia
La notte è già più bella se apri una sola finestra ma
Non è abbastanza tu pensa a me che mi addormento in sua compagnia
Ma la povertà è una questione di stile
A te le tue pareti a me la mia città
La povertà è una questione di stile
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2. |
Il folle
04:03
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Succede di restare fermo a coltivare la tua malattia ancora
Il passo è breve ma è più facile sbagliare la coreografia già scritta
Lasciare aperte poi le tue porte scorrevoli fin quando il vento soffierà
Entrare e uscire dalla noia della tua giornata perfetta che finirà
Urla più forte il folle lo sa
Che ti può esplodere in petto
Può compiacere con la sua schizofrenia il tuo più gelido show
Sipario aperto, la controfigura parla come me la sento
Entrare in orbita e lo spazio è freddo è muto è sordo è niente più, l'oblio
Il sangue caldo ma le mani troppo fredde per manipolare la realtà
Se l'occasione rende l'uomo come la natura lo ha fatto e poi perso
Urla più forte il folle lo sa
Può fare sciogliere il tempo
Può devastarti con la sua più sadica follia
Stringi più forte l'anima mia che forse vuole salvarti
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3. |
Castello di carte
04:38
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In equilibrio il mio castello di carte rimane
Se soffia il vento forse ballerà
La verità è che non ti uccide il passare del tempo
Ti ammazza a volte la pubblicità
Se la mia prigione è libertà o sono solo in gabbia nella mia metà
E non so, non so, chissà
Se a volte sono due le verità
Ma balla e ballerà la regina di fiori nei suoi anni migliori
Ma il re non lo sa
Il re non lo sa
Rimescolare mille volte le carte del mazzo
Solo quando fuori piove già
Jack fa la guardia col suo asso di picche sorveglia
Quei sette quadri esposti in galleria
Il prestigiatore come fa
A cambiare ad ogni mossa la tua identità
E non so, non so, non so
Se in rosso o in nero ti colorerà
Ma pensa sempre a lei, la regina di quadri che ha paura dei ladri
Ma il re non lo sa
Ma il re non lo sa
Ma il re non lo sa
Il re non lo sa
La vita mia mi sembra
Io sono la più bella
Fra tutte le giocate che farai
Non sono io a giocare
Lo sai non posso, ma tu giocati tutti
E' un' occasione vera vedrai
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4. |
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Il sogno irraggiungibile di questa vita sterile
Affonda le radici nello stomaco
E dando per scontato tutto ciò che ho
Lasciatemi un messaggio che vi richiamerò
L'attesa snervante del segnale acustico
Non ho problemi con te
Niente di personale
Si accumula la cenere nelle giornate isteriche
Fra cose che ho già fatto ed altre che non farò
E tu che mi chiedi come va
Beh, si tira a campare
Non ho problemi con te
Ma ho voglia di gridare
C'est la vie
C'est la vie
Mon amour c'est la vie
C'est la vie
Sono indeciso, rimango in attesa
Fra il peso che aumenta ed il fiato che cala
Che vita ingrata
Comprare meno e pagarlo di più
Cambiare casa, cambiare TV
Con più pollici che puoi
Mi dovrò sdebitare prima del funerale
C'est la vie
C'est la vie
Mon amour c'est la vie
C'est la vie
Non ho problemi con te
Niente di personale
Non ho problemi con te
Ma ho voglia di gridare
C'est la vie
C'est la vie
Mon amour c'est la vie
C'est la vie
Mon amour c'est la vie
C'est la vie
C'est la vie
C'est la vie
Mon amour c'est la vie
C'est la vie
C'est la vie
Mon amour c'est la vie
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5. |
22:22
04:25
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Sono le 22 passate ma non voglio addormentarmi
Ho scelto un film che non ti piacerà
C'è sempre troppo sangue
Ma dai, che cosa vuoi che sia
E' solo un trucco di scenografia
E tu lo guardi ancora un po'
Sussulti e copri gli occhi
Poi finalmente la pubblicità arriva per salvarti
Il profumo del pulito, il risparmio garantito
La macchia se ne va
Vedrai l'inverno finirà
Ancora come un anno fa
Cadrai in un oceano di colori nuovi
Il vento mi parla di te
E soffia tra le mie dita
La terra parla di te
Di ciò che sei
Qui tutto parla di te
E altre 22.000 lune piene
Piene di te
E forse queste quattro rime poi contano poco
Sono niente più di uno stupido gioco
O forse no
Racchiudono l'essenza della tua presenza
Che trascende ogni forma di apparenza
E la mia deficienza
Che a volte passa di qua e sembra rovinare tutto
Ma tutto è niente adesso che
Il tempo non passerà
Si è perso dentro una canzone per ora
Il vento mi parla di te
E soffia tra le mie dita
La terra parla di te
Di ciò che sei
Qui tutto parla di te
E altre 22.000 lune piene
Na na na na na na na
Tutto mi parla di te
Sono le 22 passate ormai
Tu dormi accanto a me
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Diego Bettedi Italy
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